L’Oasi del Pra-Barant è una delle più interessanti realtà ambientali delle Alpi Occidentali, con alti indici di biodiversità sia vegetali che faunistici. Negli anni ’70 è stata istituita l’Oasi faunistica, grazie alla sua ricca varietà di animali; fra gli ungulati si segnala la presenza di camoscio, cervi, marmotte, mufloni, caprioli.
Negli anni 2000 l’area è stata riconociuta Sito di Interesse Comunitario (SIC) secondo le Direttive Habitat della UE.
E’ situata nel territorio del Comune di Bobbio Pellice su un territorio di circa 4000 ettari pari al 13% della superficie dell’intera valle, e si estende fino al confine con il Parco naturale del Queyras francese e con il Parco del Po cuneese.
La conca del Pra è l’itinerario escursionistico per eccellenza della Val Pellice. Il percorso parte dalla borgata di Villanova a 1225m (Bobbio Pellice) e richiede circa due ore per superare un dislivello di oltre 500m.
Quando si raggiunge l’ampia conca, la vista sul pianoro è spettacolare: al tipico prato di montagna si intercalano vari boschetti di larici. Sui due lati si stagliano ripidi versanti boscosi mentre il fondovalle è chiuso da una catena rocciosa di vette.
Fare pic-nic o bivaccare in questo luogo è un’esperienza estremamente piacevole e merita ampiamente la fatica prodotta dai 500 metri di dislivello. Nella conca del Pra si trovano il rifugio Willy Jervis, l’agriturismo Catalin e la Ciabota dove si può mangiare e pernottare.
I più allenati invece possono considerare la conca del Pra come una base di partenza per molte escursioni più impegnative, tra cui:
- Colle della Croce – si trova sul confine francese, raggiungibile in circa due ore salendo sulla destra del Rifugio Jervis. E’ un valico alpino che mette in comunicazione la Val Pellice con il Queyras e divide le Alpi del Monviso dalle Alpi del Monginevro
- Conca del Barbara – a sinistra del rifugio parte la strada che porta al giardino botanico Bruno Peyronel, (uno dei più alti d’Europa) particolarmente ricco di fioriture nei mesi di luglio e agosto. In pochi minuti si arriva al Col Barant, dove si trova l’omonimo rifugio; scollinando, si scende verso la Comba dei Carbonieri, con la conca del Barbara, dove si trova il rifugio Barbara Lowrie
- Monte Granero – Proseguendo verso il fondo della conca, attraversato l’alpeggio di Partia d’Amunt, si raggiungere il Lago Lungo, il Rifugio Granero e tentare la facile scalata del Monte Granero, la vetta più alta della zona con i suoi 3.171 metri, nello spartiacque tra la Val Po e la Val Pellice. Dalla cima del Granero si gode una vista grandiosa sul Monviso e su tutto l’arco alpino occidentale.
- Colle Manzol – raggiunto il rifugio Granero e superato il Lago Lungo è ben segnalato il sentiero che porta al Colle (2700 m) dal quale si può scendere verso la conca del Barbara.
- Bric Bucie – sullo spartiacque tra Piemonte e Francia, così come tra val Pellice e val Germanasca, è raggiungibile dallo stesso sentiero che sale al Pra e dopo Crosenna devia verso il bivacco Soardi. Il monte è alto 2998 e la vetta si raggiunge attraverso passaggi in roccia fino al III grado; il percorso è classificato alpinistico con grado di difficoltà F+Tutte le montagne intorno all’Oasi sono ricche di stelle alpine, di artemisia da cui si ricava il liquore Genepì, e di marmotte e stambecchi. La zona ha una ricchezza botanica eccezionale e in primavera-estate la fioritura di tutte le principali specie di erbe alpine è spettacolare.